Pittelli, la procura lo vuole ancora in cella e presenta ricorso (da Il Dubbio)
L’ex parlamentare di Forza Italia rispedito in cella dopo la lettera appello a Mara Carfagna era tornato ai domiciliari a inizio febbraio. Il comitato a suo sostegno: “Con atti del genere la giustizia mostra il suo volto più truce,
«Apprendiamo ora che, secondo la Procura distrettuale di Catanzaro, le peregrinazioni di Giancarlo Pittelli fra supercarceri e arresti domiciliari (con varie tappe di andata e ritorno) non finiscono qui, anzi dovrebbero al più presto riprendere, con un nuovo invio in carcere (chissà questa volta per quale nuova città italiana!). “Il suddito Pittelli sia rispedito in cella!” Infatti la procura ha impugnato l’ordinanza del 9 febbraio con cui Giancarlo veniva inviato di nuovo si domiciliari». Lo fa sapere Umberto Boccolo, portavoce del “Comitato per Pittelli”, dopo che l’ex parlamentare di Forza Italia (rispedito in cella per una lettera-appello alla ministra Mara Carfagna) aveva infine lasciato il carcere di Melfi per tornare ai domiciliari.
«Il 22 marzo il giudice dell’appello dirà se questa richiesta grottesca è da accogliere o piuttosto da respingere come atto di manifesta irragionevolezza e di sfida al buon senso e ai sentimenti di umanità più elementari. Con atti del genere la giustizia mostra il suo volto più truce e più distante dai sentimenti delle persone comuni, le quali mantengono chiara in mente la distinzione fra un giusto processo (in un regime di democrazia) e una catena di rabbiosi atti persecutori. La nostra mobilitazione e la nostra solidarietà sono oggi più che mai necessarie! Per far sì che umanità e buon senso non siano definitivamente travolti», conclude il Comitato che si sta ricostituendo sotto forma di “Osservatorio sull’uso politico e mediatico della giustizia”.
- Posted by riformagiustizia
- On Febbraio 21, 2022
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